Ogni tanto, nella casa di piazza dei Satiri, tornava il proprietario ebreo, il sor Angelino Piperno, che in una stanza chiusa a chiave, aveva nascosto formaggio e olio; prendeva quello che gli serviva e richiudeva. Enzo aveva trovato il modo di entrare e, mangiata una fetta di formaggio, tutte le volte anneriva con la candela la parte fresca. I tedeschi andavano spesso a cercarlo e dicevano a Enzo che doveva presentarsi al comando per andare militare. Ma non era ancora scaduto il bando di leva del ’24 ed Enzo, grazie a una cugina che lavorava alla città universitaria, aveva organizzato la fuga nei sotterranei. Ma non ha fatto in tempo: i tedeschi sempre cercando il sor Angelino Piperno, dopo aver distrutto libri e oggetti sacri ebraici, alla fine hanno preso lui.
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