Rosario Militello 6/7 – La liberazione del campo

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  • raccontato da Militello Rosario | 1925
  • caricato da Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
A Gusen2 è arrivata l’armata del generale Patton. Le guardie erano scappate e i prigionieri russi la prima cosa che fecero fu di chiudere i cancelli di legno, prendere i kapò e farli fuori, tutto prima che arrivassero gli americani. Alla liberazione erano tutti ridotti così male che non riuscirono nemmeno a fare festa. Patton fece entrare i civili del paesino nel campo in modo che si sapesse. Tra le truppe americane c’era un italo-americano di origini siciliane. E fu la fortuna di Rosario perché questo militare americano, capito che Rosario era siciliano anche lui, si prese cura di lui, lo portò in ospedale a Linz dove fecero molta attenzione che Rosario ricominciasse a mangiare poco per volta: molti dei sopravvissuti ai campi morivano per il troppo e improvviso mangiare. Rosario aveva 20 anni appena compiuti, era senza muscoli, aveva gli intestini attaccati alla spina dorsale, pesava 24 chili: non riusciva nemmeno a dormire per il dolore dappertutto. Rosario è tornato in Italia il 21 di luglio del 1945
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