Anna Filippini Lera 1/8 –L’8 settembre

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  • raccontato da Filippini Lera Anna | 1914
  • caricato da Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
Anna è nata da una famiglia di origini piemontesi. Ha avuto una infanzia felice, ha vissuto in una famiglia borghese e fascista. Educata dalle suore, il suo orientamento politico antifascista fu scatenato dalla su condizione di donna: avrebbe voluto studiare, fare il liceo che ha fatto privatamente. Frequentava già da studentessa l’ambiente della sinistra e la cosa che aveva sancito per sempre l’impegno del gruppo di amici fu la guerra di Spagna: lì si era capito che non si trattava di un evento isolato ma che la guerra sarebbe dilagata. Senza contare la fotte emozione nel vedere che da tutto il mondo arrivavano volontari per tentare di salvare la Repubblica di Spagna. Durante il fascismo, nonostante la censura, le notizie arrivavano, soprattutto dai contatti con la Francia. Dopo l’8 settembre si organizzò la resistenza anche grazie a tutta la rete che si era costruita prima. Anna faceva attività presso le scuole e fu arrestata insieme a Vera Michelin Salomon e ad altri tre compagni, d cui uno, Paolo Buffa, cugino di Vera, sarebbe poi diventato suo marito. Dell’8 settembre Anna ricorda una città senza punti di riferimento, con uffici e ministeri chiusi, in stato di abbandono. Anche la battaglia di Porta San Paolo fu una cosa del tutto spontanea. I tedeschi occuparono la città.
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