Esiliati in patria

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  • raccontato da Thot Lucio | 1934
  • caricato da Provincia di Roma - Per la memoria | 24/08/2011
Sono venuti qui per restare in un paese che parlasse italiano, anche se non il dialetto, perchè la lingua è una cosa importante. C’è il lessico familiare e i sentimenti più profondi. Perdere il luogo dove si parlava il dialetto è stato una perdita grande. Ma almeno si comprende la lingua italiana mentre a Zara si parla solo croato. C’è una grande ammirazione per gli italiani rimasti ma corrono il rischio di assimilazione. Sono contenti di essere in Italia anche se le tradizioni si sono quasi perdute: quello strudel particolare lo fa solo un pasticcere a Frascati. E così il sole del nord dell’Adriatico che non è quello di Venezia… così come non c’è la macchia mediterranea. Un puzzle che non si mette più insieme se non nella memoria.
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