Carlo Alberto ricorda che un giorno sulla via Palombarese vide andar via una colonna di militari inglesi e sui carri c’erano feriti e morti senza braccia e senza gambe. A Palombara venne giù solo un palazzo, minato dai tedeschi per sbarrare la strada agli alleati. Ricorda che in famiglia c’era un amico che era stato a via Tasso dove gli avevano strappato le unghie. E ricorda che zio Alfredo per aver disegnato una falce e martello segnando i punti durante una partita a carte, su delazione di un fascista presente, venne arrestato e si salvò solo per l’intervento di un amico che lo fece arruolare subito nei carabinieri. Ricorda anche di un altro del paese che venne trascinato legato dietro ad una camionetta tedesca finchè è morto. E ricorda altro e altro ancora.
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