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Provincia di Roma - Per la memoria | 02/12/2009
In questo racconto capiamo la paura e l'angoscia, che si provava nei rifugi antiarei che spesso erano semplici cantine, poco adatte a contrastare la forza distruttiva delle bombe. Quando gli aerei si avvicinavano e gli ordigni venivano sganciati, le preghiere dei rifugiati si trasformano in sussulti incontrollati, in quel momento si provava la vara angoscia.