Il vino e il canto

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  • raccontato da Vladimiro Tariciotti | 1922
  • caricato da Provincia di Roma - Per la memoria | 29/01/2010
Con qualche bicchierino di più Vladimiro cantava e non lo fermava nessuno. Le canzoni erano quelle sempre esistite come "quel mazzolin di fiori" o "tutti mi chiamano bionda" (e Vladimiro ce la canta). E poi c'erano gli stornelli che si inventavano. E c'era "la dispettosa" con botta e risposta a tono e a braccio
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