- raccontato da Sisto Quaranta | 1924
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Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
Arrivati nei territori della Germania, Sisto e gli altri fecero altri giri prima della destinazione finale. Prima a Praga dove i tedeschi distribuirono un bicchiere di zuppa: non mangiavano nulla da due giorni; poi andarono al campo di Radibor dove vennero smistati per andare nelle varie fabbriche tedesche: allo smistamento c’erano i delegati che praticamente compravano gli operai. Sisto è andato a finire in un fabbrica a sud di Hannover dove fece l’elettricista. Nonostante fosse un campo di lavoro e non di sterminio, molti morivano in ospedale. Quando il campo fu liberato, nell’aprile del 1945, Sisto si presentò al comando americano e dopo due mesi prese una tradotta che fece la linea adriatica e da Falconara arrivò a Roma alla stazione Tiburtina. Era insieme ad altri, salirono sull’autobus e il fattorino chiese il biglietto. Dissero che venivano dalla Germania ma il fattorino non ci ha creduto. Per fortuna sull’autobus c’era il cognato di uno degli ex deportati. Al Quadraro gli amici videro Sisto in fondo alla strada e così si seppe nel quartiere che Sisto era tornato.
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