All'inizio la guerra sembra durare poco, gli annunci trionfali del regime Fascista vengono però presto smentiti dalla bombe che iniziano a cadere sulla città di Milano. Il signor Elio racconta di come lentamente iniziò a maturare odio e disgusto verso il regime con i cui slogan era cresciuto tanto da aderire tramite la propria insegnante al Fronte della Gioventù, un movimento segreto che eseguiva sabotaggi verso i nazifascisti.

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Nei giorni della Liberazione l'Italia è profondamente ferita dal conflitto appena trascorso ma vi è anche l'orgoglio e la felicità, presto disillusa, di essersi liberati finalmente dalla dittatura Fascista ed aver conquistato la Democrazia. Il Signor Elio racconta di come un partigiano orrendamente mutilato alle gambe riesca, nonostante ciò, ad essere orgoglioso e felice per ciò che accadeva in quei giorni.

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Come molti bambini, anche il signor Elio si divertiva a scuola e a participare alle manifestazioni fasciste. Un giorno un fatto che accadde sul tram gli fece capire che c'era qualcosa di sbagliato nella società in cui viveva. Leggendo i libri vietati conobbe la parola democrazia.

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