Villani Anna

 
Villani Anna

nato nel 1926
Roma

3 Racconti

11.0 min
Anna del fascismo ricorda positivamente l’attività sportiva che era gratuita per tutti i ragazzi ma il grande guaio fu la guerra. E la mancanza di libertà di opinioni: il padre di Anna era antifascista e troppe botte ha preso anche se per fortuna non ha mai perso il lavoro. Scoppiata la guerra, anzi, in quanto ferroviere, aveva qualche privilegio: non era partito militare e aveva qualche razione di cibo in più. Anna ricorda bene il bombardamento di San Lorenzo: tornava dal lavoro, l’ufficio si trovava a piazza Quadrata, non c’erano autobus e dovette attraversare proprio San Lorenzo dove erano tutte macerie e un odore che lei definisce di morte che le è sembrato di risentire per molto tempo. Ricorda bene la battaglia di Porta San Paolo il 9 settembre: praticamente il quartiere fu attraversato dai tedeschi che iniziavano da lì l’occupazione di Roma. E infine ricorda tutti i bombardamenti e i mitragliamenti alla stazione Ostiense dove abitavano. Tanto che alla fine andarono a casa di parenti. La famiglia di Anna può vantarsi di essere fra le tante famiglie romane che hanno nascosto cittadini ebrei salvandoli dai rastrellamenti: loro nascosero Giuseppe Sonnino e il figlio, che av...
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5.3 min
Anna è andata a scuola dalle suore salesiane a Testaccio dove rimaneva anche il pomeriggio perché la madre lavorava. I giochi erano tutti all’oratorio delle suore. Anna ha sempre vissuto con i nonni vicini di cui ha un bel ricordo. Anna ha finito le medie, poi ha preso il diploma di ragioneria e poi ha lavorato alle scuole riunite per corrispondenza, una istituzione che consentiva di studiare anche in tempo di guerra.
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7.0 min
Anna ha conosciuto suo marito fin dall’asilo. Vivevano nelle stesse palazzine per i dipendenti del Gas, hanno fatto le scuole insieme, insieme la bicicletta, insieme le passeggiate. E sono stati sposati 58 anni. Appena sposati sono andati a vivere a casa della mamma di Anna, poi, quando i genitori di lei hanno comprato una piccola casa a Ladispoli, sono rimasti soli. Soli si fa per dire perché negli immediati paraggi abitavano le zie e il fratello di Anna. Hanno avuto tre figlie e tre nipotine quando Anna aveva solo 51 anni, motivo per cui si è offerta di seguirle. Poi, quando sono state un po’più grandi, i due eternamente innamorati, si sono ritirati a Ladispoli e allora è cominciato il periodo più bello della vita: con lui ormai in pensione, hanno potuto viaggiare in Italia e si sono avventurati anche un po’ all’esterno. E’ stata una vita modesta, lui faceva l’operaio al Gas, ma serena: sempre macchine di seconda mano, una lavatrice che è durata decenni…
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