Biagio Nunziata

 
Biagio Nunziata

nato nel 1951
Pomezia

6 Racconti

2.5 min
Il gioco più diffuso era naturalmente il pallone. Per strada. La televisione ce l’avevano in pochi e si andava dai vicini. Si aspettava Carosello. D’inverno si giocava a carte o a tombola, si restava dentgro casa. Anche le feste si facevano dentro casa, ognuno portava i dischi e si ballava. Il passaggio dalla lira all’euro per chi è grande è stato traumatico.
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5.1 min
Biagio, nonostante all’epoca avesse 17 anni, non è stato nemmeno sfiorato dal grande sommovimento del 68. Vedeva che intorno avvenivano grandi cambiamenti ma, forse per carattere, forse perché stava in un paese piccolo, forse perché già lavorava e aveva ben altri problemi. Pensa che il 68 ha coinvolto maggiormente gli studenti universitari. L’unico effetto visibile e piacevole fu la minigonna. Le ragazze in paese poi dovevano stare attente perché era facile esagerare e rovinarsi la reputazione.
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5.3 min
Biagio ha conosciuto la moglie quando erano ancora ragazzi, quando lui è andato nel paese vicino dove lei abitava. Lei aveva sedici anni, lui ne aveva già ventiquattro. All’epoca fidanzarsi non era semplice: bisognava parlare col padre, e anche quando eri stato accettato, mai una volta che si potesse uscire insieme da soli. La prima volta da soli è stata la mattina dopo il matrimonio. Erano fidanzati in casa da quattro anni. All’epoca per le visite alla fidanzata c’erano addirittura i giorni stabiliti: giovedì e domenica, da passare la sera con la famiglia di lei. Per Biagio, che già lavorava a Roma in polizia, fu fatta una eccezione e andava a trovarla quando poteva andare in licenza dal servizio.
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3.7 min
In paese non solo non c’era molto lavoro ma c’era anche il rischio di prendere brutte strade. Così Biagio ha deciso di entrare in Polizia. Ci è entrato dopo il servizio militare che aveva fatto a Modena. Il servizio militare, dice Biagio, gli è servito, ha imparato a diventare più forte. E’ rimasto in polizia 24 anni. La sua prima e unica destinazione è stata Roma poi sono venuti a Pomezia per comprare casa, cosa che a Roma non sarebbero riusciti a fare per i prezzi troppo alti.
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5.0 min
Biagio ha sempre lavorato. Anche quando andava a scuola, il pomeriggio andava ad aiutare lo zio che faceva il ciabattino. Andato via da scuola, è andato per un paio d’anni a lavorare a Napoli in una pizzicheria. Restava a Napoli tutta la settimana, dormiva in una camera in affitto sopra il locale dove lavorava. Una volta ha perso il treno e non è riuscito a tornare a casa e fu in quella circostanza che la madre decise che non doveva più andare a Napoli e Biagio è andato a lavorare in paese in una fabbrica di mattonelle.
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2.5 min
Della scuola elementare Biagio ricorda i sistemi per imparare le tabellone a memoria, metodi tanto buoni, comprese le tabelline dietro i quaderni, che ancora le ricorda senza bisogno di calcolatrice. A Biagio non piaceva troppo andare a scuola, tanto che si sentiva male, tanto da dover essere mandato a casa. Ha fatto le medie e poi si è fermato.
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