Vittorio Sallier del la Tour

 
Vittorio Sallier del la Tour

nato nel 1928
Ivrea

9 Racconti

3.8 min
Appena laureato Vittorio viene inviato in Corea a lavaorare per una organizzazione facente capo alle Nazioni Unite. Ci racconta così la sua permanenza in Corea e i suoi frequenti viaggi a Tokio in Giappone
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2.9 min
La montagna per i bambini è il posto ideale dove trascorrere le vacanze estive fra camminate e momenti di aggregazione intorno a una vasca da bagno
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5.7 min
I ricordi di un viaggio in Portogallo agli inizi degli anni '60, uno stato che sembrava essere rimasto al 1800, sia da un punto di vista di sviluppo economico che da un punto di vista sociale.
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5.6 min
Le vicessitudini di Vittorio e della sua famiglia dopo l'armistizio: dalla Francia vengono portati come prigionieri in Germania e da lì riportati in patria, dove vengono liberati senza soldi e senza documenti.
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3.4 min
Giulio lascia Firenze per evitare di essere mandato al fronte e si rifugia nel Chianti, dove la nonna possedeva un terrerno: qui vive le sue prime esperienze, come l'incontro con una donna o il gioco del poker insegnatogli da Gino Bartali.
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3.5 min
La liberazione di Firenze: la miseria dell'esercito tedesco, le violenze degli abitanti della città contro i militari nemici, l'arrivo dei soldati americani e la gioia di un'intera popolazione notoriamente comunista!
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2.1 min
I cambiamenti che l'avvicinarsi della guerra ha pian piano portato nella vita di una famglia di italiani installati a Parigi: il cambio di scuola e la partenza anticipata per le ferie, per la prima volta senza il padre, costretto nella capitale francese dalla delicata situazione politica.
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1.9 min
Vittorio ci ripota i suoi ricordi di una Parigi della seconda metà degli anni 30 quando fu organizzata "Exposition Internationale de Arts et Techniques dans la Vie Moderne"
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2.4 min
La gioventù del conte Vittorio, trascorsa fra Roma e Parigi, seguendo i trasferimenti del padre diplomatico. i ricordi delle lunghe passeggiate e dei giochi nei Fori imperiali, allora non ancora protetti, e delle sue nonne, una svizzera, l'altra belga.
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