Il campo profughi degli Italiani
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- raccontato da Mafalda De Luca | 1939
- caricato da Unitre Mogliano | 08/08/2008
COMMENTO
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alberto
28/08/2008 - alle ore23:11
28/08/2008 - alle ore23:11
Sono brutti ricordi, è vero però, nel 1945, l'Italia era tutta da reinventare e pur nella sofferenza voi profughi siete stati fortunati. Ricordo le leggi per l'assunzione dei pprofughi istriani e la preferenza nell'assegnazione delle case. Fortunati, rispetto a chi? A quelli che non hanno voluto o potuto fuggire dall'Istria. Ho avuto la seconda moglie istriana di Parenzo. Quando ho conosciuto la famiglia, nel 1972, ero Paperone vicino a dei morti di fame, per di più, discriminati perché circondati dai Serbi che Tito aveva trasferito per compensare gli esodi. Per cui, cara Mafalda, conserva sempre un grato ricordo per tuo papa che ha fatto la sceta migliore.
Alberto, romano del 1934.
Alberto, romano del 1934.